ANNO NUOVO, CATECHISMO NUOVO

Pubblicato giorno 26 novembre 2020 - Home Page

Siamo rimasti spiazzati, come tutti, dall’irrompere del virus nella vita parrocchiale. Ma non siamo rimasti immobili: abbiamo pensato che questa situazione inaspettata ci provocasse a rivedere i cammini per i ragazzi, per affrontare con coraggio strade nuove, ove questo fosse richiesto. Ed eccoci arrivati all’Avvento… PRONTI PER COMINCIARE!

  1. Dal tempo del coronavirus al tempo di Avvento

Messaggi del tipo: «La catechesi è sospesa fino a quando è sospesa la scuola», sembravano fare rientrare dalla finestra – scriveva don Michele Roselli, responsabile regionale della Catechesi – i fantasmi di ciò che da molti anni si sta cercando di fare uscire dalla porta“: riproponevano quella sovrapposizione tra iniziazione alla vita cristiana e scuola che finisce inevitabilmente con il rafforzare l’idea di una catechesi più come processo didattico che esistenziale.

Si tratta invece di inserire l’annuncio rivolto ai ragazzi nel suo alveo più naturale, cioè l’Anno Liturgico, l’anno della Chiesa, che incomincerà proprio domenica prossima, prima domenica di Avvento.

  1. Dal tempo di Avvento al Giorno del Signore

Consapevoli delle ricchezze che ci offre il tempo della Chiesa di qui al Natale, “possiamo valorizzare la forza della liturgia del Giorno del Signore che si offre come tempo e come fonte ispiratrice della preghiera e della dinamica della trasmissione della fede” (M. Roselli). E questo proprio a partire dalle difficoltà e dalle preoccupazioni che stiamo vivendo in questo periodo, noi e i nostri ragazzi: A OCCHI APERTI essi saranno capaci di cogliere “i segni di risurrezione spesso nascosti, ma reali ancor più di prima“. Potremo raccontarci allora “d’innumerevoli gesti di dedizione e generosità, di solidarietà e amore, da parte di credenti e non credenti… Vi riconosciamo i segni della risurrezione di Cristo, sui quali si fonda la nostra fiducia nel futuro” (Messaggio alle comunità cristiane del Consiglio Permanente della CEI, 22 novembre 2020).

Ecco allora la volontà di rimettere al centro della vita cristiana, nostra e dei nostri ragazzi, la celebrazione della vittoria di Cristo sul male e sulla morte nell’Eucaristia, l’incontro con l’assemblea domenicale dei fratelli e la lettura meditata del Vangelo, anche in famiglia, come abbiamo imparato a fare la scorsa estate.

  1. Dalla celebrazione comunitaria del Giorno del Signore alla famiglia piccola Chiesa

Occorre dunque “prendere sul serio che le famiglie sono soggetto attivo nella iniziazione alla fede, non aiutanti dei catechisti parrocchiali. Il loro protagonismo nella generazione alla fede è il «magistero della vita», dal tono affettivo ed esistenziale, perché la catechesi in famiglia è più testimoniata che insegnata, più occasionale che strutturata” (M. Roselli).

Con grande fiducia nelle possibilità che ogni famiglia ha di generare alla vita cristiana, ma anche con infinito rispetto dei tempi e delle reali possibilità di quanti stanno vivendo con fatica questo tempo, desideriamo accompagnare l’impegno dei genitori con alcune proposte, a cui essi potranno attingere con libertà.

Ecco la lettera di don Luca e dei catechisti che presenta ai genitori le attività

Qui la proposta per il cammino d’Avvento e qui il facsimile per realizzare i 4 pacchi-dono

Su un altra pagina di questo sito trovi le proposte per celebrare in famiglia

e per cantare insieme

Buon cammino!