“ATTENDIAMOCI!” vuole essere un invito a fermarsi un attimo, accamparsi e riposarsi un po’ prima di ripartire… ma anche a voler rallentare per farsi compagni di viaggio con chi ha un passo diverso dal nostro… o ancora dare ospitalità a qualcuno nella tenda del proprio cuore attraverso un ascolto intimo e profondo… e creare luoghi che siano il segno di una fraternità e di una sororità realmente vissute, che sgorgano da un dialogo autentico, da un ascolto vero…
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Nel segno della speranza papa Francesco, attraverso la grazia dell’Anno giubilare che si aprirà la vigilia di Natale, desidera infondere coraggio alle nostre comunità cristiane come anche agli uomini del nostro tempo. “Per tutti, possa essere un momento di incontro vivo e personale con il Signore Gesù, «porta» di salvezza (cfr. Gv 10,7.9); con Lui, che la Chiesa ha la missione di annunciare sempre, ovunque e a tutti quale «nostra speranza» (1Tm 1,1)… Possa il Giubileo essere per tutti occasione di rianimare la speranza” (Spes non confundit, 1).
Ma in un mondo come quello odierno, segnato da un così profondo malessere, e ancor più in un tempo in cui la chiesa stessa sembra attraversare un momento di crisi profonda, noi credenti saremo ancora “capaci di rispondere a chiunque ci domandi ragione della speranza che è in noi”? (cf. 1Pt 3,15).
La più antica invocazione cristiana che ci è dato di conoscere, Maranà tha! Vieni Signore!” (1 Cor 16, 22), esprime bene l’anelito umano verso un evento risolutivo, che venga a sanare, a riscattare il vivere intriso dall’amarezza, dall’angoscia, dalla solitudine. Ma come viene Dio? Bussa alla nostra porta nel bel mezzo degli eventi quotidiani. Bussa e ci chiede di fargli spazio nella mente, nelle parole, nei gesti.
Di più: vuole essere messo al mondo attraverso una storia fatta di legami. Non è un caso che ci venga incontro attraverso il sì di una donna, le decisioni tormentate del suo sposo e il dialogo sempre difficile con il loro figlio.
“Ora sta a noi scegliere di “vivere l’avvento coltivando il desiderio del Signore …e porre attenzione ai tanti segni di bene che già sono presenti nel mondo, …per non cadere nella tentazione di ritenerci sopraffatti dal male e dalla violenza” (mons. Marco Prastaro, Messaggio per l’Avvento 2024).
Ci potranno forse aiutare le schede che pubblicheremo di settimana in settimana, che suggeriscono un tempo di riflessione e preghiera personale, ma anche – ove sia possibile – lo spazio per un colloquio spirituale con altri e altre, che condividono le stesse preoccupazioni per il futuro e il desiderio di fondare le ragioni della propria speranza: così faremo, per esempio, fin da subito, con i genitori dei nostri ragazzi la domenica mattina, nel tempo del catechismo.
don Luca
Gli incontri per il tempo di Avvento – Natale 2024
Attendiamoci: “Ha posto la sua tenda in mezzo a noi” (Gv 1,14)
- “Un Salvatore oggi è nato per voi!” = Siamo attesi!
- ” Ecco la serva del Signore” = Aspettiamo anche noi una parola di compassione…
- “Il popolo era in attesa” = e noi?
- “Udito il saluto, sussultò nel grembo” = in attesa di una parola amica
- “Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore” = in attesa di capire