
“…per dare sollievo nel malritmo battente di una furia epidemica che ha solo precedenti simbolici e si è fatta reale, invisibile uccisore” (GuidoCeronetti) |
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Oggi è già domani,
quando tu ritornerai.
Oggi è già domani,
quando io ti rivedrò.
Oggi è già domani,
se tu sei vicino a me.
Oggi è già domani,
se il tuo Spirito è con me.
Tutti i vostri figli e le vostre figlie
io li farò profeti,
ed i ragazzi vedranno
cose che non han visto mai
quando il mio Spirito verrà.
Ecco, un mondo nuovo
sarà la casa
che abiterò con l’uomo.
Eccomi, sono alla porta
della tua casa:
se mi aprirai
verrò alla cena insieme a te.
I ragazzi cantano sulle piazze
delle città del mondo,
danzano canti di gioia
e di dolore davanti a voi.
Quando li ascolterete mai?
Pierangelo Sequeri
Mt 28,16-20: la presenza dell’Assente
“Oggi è domani?”, chiede il piccolo di quattro anni alla mamma. Con la sicurezza dell’adulto, la mamma risponde: “Oggi è oggi e domani è domani! Che domande solo?”. Il piccolo si rabbuia: “Me l’avevi promesso che oggi è domani!”. La mamma è perplessa dal suo risentimento: “Come potevo prometterti una cosa simile?!”. Ma il piccolo non si arrende e finalmente la mamma scopre che ieri gli aveva detto: “Le fragole si mangiano domani”. Ha ragione lui, il piccolo: nella promessa materna oggi è domani. Eppure noi continuiamo con la nostra logica che divide: l’assenza non è la presenza. Ma oggi siamo posti davanti alla Voce che dice: “Ecco io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”. è una promessa? No, altrimenti saremmo ancora qui ad aspettare la sua presenza… Il futuro è già qui e rivela che è proprio l’assenza ad essere un altro modo della presenza.