SIAMO FRAGILI, SPARIAMO POESIA – Sabato Santo

Pubblicato giorno 9 aprile 2020 - Home Page

 

“…per dare sollievo nel malritmo battente di una furia epidemica che ha solo precedenti simbolici e si è fatta reale, invisibile uccisore” (Guido Ceronetti)

Sei la vita
per gli uomini e la luce: al tuo morire
nel buio son piombati. Ma l’estremo
sospiro tuo fu oscurità d’incendio,
fu tenebra d’amore fiammeggiante
ove la luce di resurrezione
già palpitava. E fu degna corona
il tuo disincarnarti, e compimento
dell’obbedienza che ti fece Uomo.

Miguel de Unamuno, Il Cristo di Velazquez


 

SABATO SANTO – Mt 28,1-10: Perché cercate tra i morti colui che è vivo?

Viviamo questo giorno anche come profonda comunione con tutti i morti di questo tempo, chiedendo pace e conforto per tutte le persone coinvolte nel dramma di queste morti. Quanti di loro sono stati sepolti senza la consolazione di un ultimo congedo dalle persone amate, senza quei riti celebrati in chiesa che esprimono l’affetto, la stima, la riconoscenza. Siamo come le donne recatesi al sepolcro quando era ancora notte, a cui è mancato di poter offrire l’unguento, il profumo dei propri sentimenti più veri attraverso i riti tradizionali… Sia per tutti forza e consolazione la parola del Vangelo: “Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato”.

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