II Domenica di Quaresima GUARDARE LONTANO

«Promessa di Dio ad Abramo» (Gn 15,5-12.17-18) e «Trasfigurazione di Gesù sul Monte Tabor» (Lc 9,28-36)

Commento al Vangelo

“Guarda il cielo e conta le stelle!”. Ciò che per noi è una pazzia, per Dio che ama sognare, è opportunità, occasione, vita. Infatti i nostri desideri, ciò che di più bello e di grande abbiamo nel nostro cuore, “profuma” di cielo, è collegato alle stelle. Desiderio significa “sentire la mancanza delle stelle”: quando cerchi con passione quella cosa più “alta” di te e ti spendi con tutto te stesso per raggiungerla!

La mancanza di stelle (di sogni grandi, di desideri pro- fondi) fa’ si che noi le possiamo “desiderare” con più forza ancora! Anche Abramo desiderava una discendenza dopo di lui e si ritrova invece vecchio e senza figli. Dio lo invita a “guardare lontano”, al di là delle previsioni naturali che lui e sua moglie Sara avevano fatto. Abramo accetta questo rischio e la sua fede lo aiuta a “desiderare” il dono di un figlio che presto Dio gli donerà.

Anche Gesù sul Tabor insegna a Pietro, Giacomo e Giovanni a cogliere la bellezza dell’attimo presente guardando lontano, non in basso. Loro, come noi, erano portati a guardare indietro (a un passato che non torna più) e in basso (si rischia di impantanarsi nei lamenti!) e invece Gesù li proietta in avanti, tanto che persino il suo volto “cambia d’aspetto” diventando pieno di luce. È l’anticipo della luce di Pasqua. Se guardi lontano, oltre l’immediato, con fiducia e speranza, Gesù ti offre un po’ della sua luce, del suo amore… anche quando sei immerso nelle cose da fare!

Focus su strumento visivo: “TELESCOPIO

In queste settimane di Quaresima, piuttosto che prepararci alla Pasqua rinunciando a caffè o cioccolatini, dovremmo prenderci un altro impegno: ogni sera fissare le stelle per 5 minuti e comprarci come portachiavi un piccolo telescopio … eh già, aprire ogni nostra serratura quotidiana maneggiando un telescopio, che potenza!

Ricordarci ad ogni passo che dobbiamo imparare a guardare le stelle, a guardare lontano! Dio fa proprio così con Abramo: per fargli venire voglia di camminare, lo invita a guardare lontano e a fidarsi di una promessa di bene.

Non vivono questo anche i genitori?

Guardano il loro bambino e agiscono per il suo bene di oggi, ma anche per quello della sua intera vita. Chiunque pianti un albero lo fa per avere ombra e frutti in un futuro lontano. Chi semina è abituato a vedere lontano … allena anche tu la vista alle stelle e il cuore alla speranza!

Nel cammino lo sguardo va fissato lontano, sull’orizzonte, non solo sui piedi e sul terreno accidentato, con la certezza che il nostro orizzonte è un Dio che non risolve tutti i nostri problemi, non esaudisce tutti i nostri desideri, ma mantiene sempre le sue promesse.

CORTOMETRAGGIO: OTTIMISTA (Upbeat)

Non smettere MAI di credere nei tuoi sogni, non ti demoralizzare, non perdere la speranza. Cogli le opportunità che la vita ti offre e valorizzale al meglio. Dove può portarci la forza dei desideri? Quando ci si impegna con tutte le proprie forze, si ottiene tutto ciò che si desidera e anche molto di più. Questo è il chiaro messaggio che si coglie dalla visione del corto UPBEAT (Ottimista), il racconto di una bambina con un sogno da realizzare: diventare una brava ballerina anche se sprovvista di una gamba. Ci riuscirà?

LA PAROLA… ALLE PAROLE: DE-SIDERI – Alessandro D’Avenia

«Come dice Dante: “C’è un cielo pieno di stelle da guardare”… Noi siamo chiamati dai grandi poeti, dai grandi artisti a guardare un po’ di più le stelle, a sollevare lo sguardo. In latino, la parola stelle, si dice “sidus, sideris” e noi abbiamo utilizzato questa parola per l’italiano desideri. Desiderare vuol dire “stare con le stelle” però, per avere desideri, bisogna “con-siderare”, cioè “stare” con le stelle, guardare quella grandezza che abbiamo intorno…».

«I desideri più profondi riguardano sempre anche le altre persone, ciò che possiamo essere e fare per il mondo… I desideri superficiali dipendono spesso da paure e attese, appaiono reali ma sono miraggi dettati dall’esterno e per contagio, dalla cultura a cui apparteniamo o dalle aspettative più o meno consapevoli degli altri: essere più belli, intelligenti, sicuri… I desideri più profondi spingono da dentro… richiedono il coraggio della vera libertà e così ci liberano dalle illusioni di bene e dai miraggi di felicità. Decidere è potare il desiderio e permettere alla sua linfa di concentrarsi nelle gemme migliori per dar frutto…» (Tratto da “Il peso dei desideri – Letti da rifare” – Corriere della Sera del 02 luglio 2018).

PROVIAMO A CAPIRE… insieme ai genitori

Ci facciamo aiutare da alcune parole tratte da “Sidereus Nuncius” di Galileo Galilei: “Poiché mi ero preparato uno strumento eccellente, vidi che intorno [a Giove] gli stavano tre stelle piccole ma luminosissime; e quantunque le credessi del numero delle fisse, mi destarono una certa meraviglia, perché apparivano disposte esattamente secondo una linea retta e parallela all’eclittica, e più splendenti delle altre di grandezza uguale alla loro. […] Quando, non so da qual destino condotto, mi rivolsi di nuovo alla medesima indagine il giorno otto, vidi una disposizione ben diversa: le tre stelle infatti erano tutte a occidente rispetto a Giove, e più vicine tra loro che la notte antecedente e separate da eguali intervalli”.

Ispiriamoci alla figura di Galileo Galilei, che nel 1609 viene in possesso e migliora il cannocchiale e con costanza inizia a guardare il cielo tutte le notti, ma soprattutto ha il coraggio di “dire” quello che osserva. Pensiamo alla nostra famiglia, a come coltiviamo il desiderio di avere un “progetto”, un “sogno” e a come proviamo ad intravederlo.

Cerchiamo un impegno, piccolo e concreto da portare avanti in questa settimana, che rappresenti un “tassello” del nostro progetto. Proviamo a dirci il perché?

IN PREGHIERA… GUARDARE LONTANO

Signore, aiutaci
ad alzare il nostro sguardo,
a guardare lontano,
a sognare,
a vivere pienamente.

I sogni
non devono realizzarsi tutti,
ma devono darci la forza
di andare avanti,
di rialzarci quando cadiamo,
di non fermarci stanchi
sul ciglio della strada,
di credere che possiamo
continuare a volare
anche quando la paura ci frena.

Signore, aiutaci
ad avere sogni grandi,
colorati e coraggiosi
come i tuoi.