I Domenica di Avvento STATE ATTENTI

«Vegliate in ogni momento pregando» (Lc 21, 2528.3436)
Commento al Vangelo

“Sta’ attento!” è il ritornello che genitori e nonni, educatori e insegnanti, di solito rivolgono ai ragazzi. E a volte queste parole danno fastidio.
Crescendo, capisci che quel rimprovero pieno di ‘attenzione’ ha sempre più valore e… inizi anche tu ad usarlo! Interessante e bello che Gesù ce lo ripeta all’inizio di questo nuovo cammino di attesa. ‘State attenti’ perché se non alzate la testa (gesto che anticamente facevano gli uomini liberi) perderete belle occasioni! Gesù usa il plurale: pensa a te ma abbraccia tutti. Il rischio è perdere tempo, perdere di vista Lui, Gesù, e così distrarci in altro, magari anche bello e buono, ma non così ‘forte’ come l’amicizia con Gesù. Coraggio, non sprecare occasioni, prendi in mano la vita, sta’ attento ad avere il cuore leggero…

Le dissipazioni (occasioni sprecate), le ubriachezze (le scelte sbagliate che ci fanno male), gli affanni e le preoccupazioni (per ciò che non sapremo ancora!) vogliamo lasciarle per un po’ alle nostre spalle: stare attenti si traduce, prende energia pregando! L’evangelista Luca, fra i quattro, è il più innamorato della preghiera e quello che maggiormente la sottolinea. Ogni giorno dedica un tempo breve (sii costante!) ad accogliere l’amore di Dio! “La preghiera non è tutto, ma tutto parte dalla preghiera”, quanto aveva ragione padre Andrea Gasparino, della Città dei Ragazzi di Cuneo, a pronunciare e vivere quella frase!

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Focus su orchestra

Quando l’orchestra si prepara a suonare una sinfonia forse il momento più delicato è l’attacco, cioè le prime note. Non è detto che tutti gli strumenti inizino a suonare con la prima battuta: alcuni devono introdurre, altri devono aspettare per entrare al momento opportuno, altri ancora hanno la responsabilità del tema principale o solo la funzione, non meno impor- tante, di accompagnarlo.

Tutti però devono fare la stessa cosa: ESSERE ATTENTI E PRONTI! Per questo il direttore richiama l’attenzione, magari battendo la sua bacchetta sul leggio. Lo fa perché sa bene che l’inizio è importante e che, se manca la concentrazione, tutto si tramuta in un disastro: quando la musica è stonata, non c’è accordo, si perde l’armonia, si suscita fastidio e si smette di suonare.

Il DIRETTORE conosce la musica, ma conosce soprattutto i musicisti e attira il loro sguardo su di sé, suggerendo con la sua bacchetta il tempo, il ritmo da seguire tutti insieme e il momento esatto per iniziare.

Gesù sogna con noi e per noi una meravigliosa sinfonia e oggi ci parla così: “STATE ATTENTI, stiamo per ricominciare a suonare insieme! Fissate lo sguardo su di me, fidatevi e ascoltatevi a vicenda. La melodia che può nascere è stupenda, ma il rischio di sbagliare attacchi, note o tempo è alto. Vi ripeto: siate pronti, uniti e guardatemi! Sarà un’altra musica!”.

Questo Natale possa essere un nuovo inizio, una nuova armonia!

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VIDEO MUSICALE per ragazzi Sanitansemble,
l’orchestra nata dalle difficoltà del Rione Sanità di Napoli


link esterno al video: https://youtu.be/E07qOS-Q9dE


link esterno al video: https://youtu.be/E07qOS-Q9dE

Il Direttore d’Orchestra Paolo Acunzo ha diretto numerose Orchestre, sia Italiane che Estere, e ha all’attivo più di 300 Concerti all’Estero. Tra i suoi vari impegni, dal 1998 collabora con la Corale Polifonica Musique Esperance che è un O.N.G. con sede in Svizzera a Ginevra e persegue finalità solo umanitarie.

Otto anni fa, è stato chiamato a dirigere i giovani dell’Orchestra “Sanitansamble” di Napoli, l’orchestra del rione Sanità di Napoli, un progetto che aiuta i giovani a costruire il loro futuro anche in un contesto difficile. I ragazzi di #Sanitansemble, ospiti di Italia’s Got Talent 2021 con 35 giovani musicisti sul palco, hanno mostrato che la musica per loro è vita ed è la forza che li aiuta a superare ogni difficoltà.

LA PAROLA AL DIRETTORE D’ORCHESTRA: EZIO BOSSO
“La musica ci insegna la cosa più importante che esista: ascoltare”
(Ezio Bosso)

https://www.facebook.com/watch/?v=1204999129633459

Perché fidarci del direttore d’orchestra? Proviamo a comprendere meglio il suo delicato ruolo attraverso le parole di Ezio Bosso, un pianista, compositore e direttore d’orchestra morto nel 2020 a causa di una sindrome neurodegenerativa che lo aveva colpito nel 2011, ma che non gli aveva impedito di continuare a suonare e dirigere. Egli sosteneva che:

“Un bravo direttore d’orchestra si prende cura dei musicisti che suonano con lui e suona con loro. Deve sapere di tutti, conoscere le problematiche dell’altro… In un’orchestra ognuno da il suo contributo perché si realizzi la società ideale, una società in cui sei obbligato ad ascoltarti, ad ascoltare il tuo vicino… una società che si ascolta per migliorarsi…

una società dove non esiste l’ultima nota, perché essa è semplicemente la prima dello strumento successivo”.

LA TESTIMONIANZA – Federica e Walter (3 figli) – Cuneo


link esterno al video https://youtu.be/j2eBVyUmmxU

Nel Vangelo di questa domenica Gesù fa una raccomandazione a chi lo ascolta: “State bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano” ed elenca una serie di situazioni in cui si corre il rischio di avere il cuore appesantito.

Noi, come famiglia, ci siamo chiesti in quali situazioni, oltre alle preoccupazioni e agli affanni della vita, occorre prestare attenzione, e ci sono venute in mente un po’ di cose… Per esempio crediamo sia importante fare attenzione ad ascoltare con le orecchie del cuore quando qualcuno ci parla (sovente sentiamo solamente, cioè sentiamo distrattamente), fare attenzione a non perdere la fiducia nei confronti della moglie, del marito, dei fratelli o tra genitori e figli, e viceversa (perché le bugie appesantiscono molto il cuore); fare attenzione a proteggere la fragilità, intesa sia come una debolezza di uno di noi, sia come un legame prezioso e quindi da proteggere.

Ci sembra cioè che Gesù ci inviti ad occuparci delle relazioni tra noi, perché attraverso la cura dei nostri rapporti e con l’attenzione ai piccoli gesti, non lasciamo scorrere le giornate senza viverle in pienezza.