V Domenica di Quaresima GUARDARE “OLTRE”

«Il profeta Isaia» (Is 43,16-21) e «Gesù e l’adultera» (Gv 8,1-11)

Commento al Vangelo

Già al tempo di Gesù c’era chi si credeva a posto, senza alcun peccato. Erano gli scribi e i farisei, quelli che pensavano di avere la verità in tasca. Presentano a Gesù una donna che aveva tradito il suo legame d’amore con il marito. E Gesù spiazza tutti, si mette a scrivere col dito per terra. Gli scribi e i farisei utilizzano il dito per puntarlo verso gli altri, Gesù utilizza il dito per tracciare una strada nel deserto, un sentiero nuovo, quello dell’amore e del perdono. Lui, l’unico che avrebbe potuto dire una parola di condanna, è l’unico che offre una soluzione, apre una strada nuova, guarda oltre. Il nostro Dio è il Dio del “d’ora in poi”. A Dio interessa il bene che da adesso in poi decidi di fare. Il Signore ci aiuti a non condannare né giudicare gli altri, ma a guardarci dentro con sincerità.

Focus su strumento visivo: “IL BINOCOLO

Il termine BINOCOLO significa “DUE OCCHI” e indica un oggetto che è capace di fornire all’osservatore l’immagine tridimensionale (cioè reale) e vicina, di qualcosa che è indefinito e distante. Che bello sarebbe imparare ad osservare ogni persona con un binocolo, come ha fatto Gesù con la donna che incontra! In quella donna ha visto altro ed è andato oltre il suo sbaglio, perdonandola prima ancora che chiedesse perdono.

RACCONTO: DIO NEL POZZO

Riadattato da “40 storie nel deserto – Piccole storie per l’anima” di Bruno Ferrero – ElleDiCi

Un giorno un uomo si fermò al pozzo di un cascinale. Un bambino di circa cinque anni uscì nel cortile, osservandolo con occhi sgranati. Quell’uomo lo affascinava, aveva attinto un secchio d’acqua dal pozzo e stava lì, a gambe larghe, bevendo. Un filo d’acqua gli scorreva giù per la barba di fuoco, corta e folta, e con le mani forti si reggeva il grosso secchio di legno alle labbra come se fosse una tazza. Finito che ebbe, si tolse la fusciacca che aveva e con quella si asciugò la faccia. Poi si chinò e scrutò in mezzo al pozzo. Incuriosito, il bambino, si alzò in punta di piedi per cercare di vedere oltre l’orlo del pozzo che cosa stesse guardando l’uomo. Il gigante si accorse del bambino e sorridendo lo sollevò da terra tra le braccia. “Sai chi ci sta laggiù?”, chiese. Il bambino scosse il capo. “Ci sta Dio”, disse. “Guarda”, aggiunse, e tenne il bambino sull’orlo del pozzo. Là, nell’acqua ferma come uno specchio, il bambino vide riflessa la propria immagine. “Ma quello sono io!”. “Ah!”, esclamò l’uomo, rimettendolo con dolcezza a terra“. Ora sai dove sta Dio”.

Dio ci fa un dono prezioso, il più prezioso: noi stessi, ciò che siamo, la nostra storia, la nostra vita. Qui si rivela il suo amore. Vogliamoci bene e… non temiamo di amare gli uomini. Sono quanto possiamo vedere, sulla terra, del volto di Dio.

CORTOMETRAGGIO: VITA! (Life!)

A volte nella vita siamo così concentrati nel vedere ciò che non funziona, ciò che deturpa il nostro orizzonte, la nostra strada, che non ci accorgiamo che in realtà molto dipende da noi, dallo sguardo che posiamo sulle cose e sulle persone. A volte è più semplice di ciò che immaginiamo! Basterebbe semplicemente provare a “guardare oltre” e sicuramente troveremmo una strada alternativa, una soluzione semplice e indolore ai nostri problemi!

IN PREGHIERA… NON LO FACCIO APPOSTA!

Signore Gesù,
non lo faccio apposta,
ma tante volte sono convinto
di avere ragione,
di essere perfetto,
di non sbagliare mai.

Punto il dito contro gli altri
e non mi accorgo che sono io
il primo a sbagliare.

Grazie, Gesù,
che guardi oltre i miei errori
e mi ami così come sono,
con tutti i miei difetti.

Ti prego, Gesù,
insegna anche a me
ad aprire strade nuove,
a guardare oltre!

Amen.

ATTIVITÀ: La strada giusta

A volte la vita sembra una strada tortuosa, senza via d’uscita. Gli altri sbagliano, noi sbagliamo, ci accusiamo a vicenda… Ma Gesù è diverso: ci dice che c’è sempre una strada alternativa fatta di amore e perdono. Basta allenarsi a guardare oltre! Aiuta la donna a trovare la strada giusta per rag- giungere Gesù.